Giornale dei Carabinieri.

Chiunque abbia un’azienda ha ricevuto almeno una volta una telefonata che dava l’opportunità di abbonarsi a qualche rivista delle forze dell’ordine.

A me l’ultima volta è successo ieri. Mi è stato proposto l’abbonamento al Giornale dei Carabinieri. Io, dando la colpa all’associazione di categoria che mi ha formalmente sconsigliato (cosa peraltro vera) dal sottoscrivere abbonamenti a certe riviste che si presentano come organi delle suddette forze dell’ordine, ho cortesemente rifiutato l’invito.

Non contento ho scritto una mail ai Carabinieri per chiedere informazioni in proposito. Mi è stato prontamente risposto che l’Arma pubblica solo due riviste alle quali ci si può abbonare anche tramite il sito. E stranamente nessuna delle due si chiama Giornale dei Carabinieri.

Come sempre devo rendere merito all’Arma di essere vicina alla gente con cortesia e senso del dovere. Malgrado le molte barzellette.

jalisse

Porca paletta, hanno chiamato anche me proprio ora.
Ho annusato la truffa.
Un tizio si è presentato come Appuntato dei Carabinieri e ha offerto il giornale.
Gli ho detto di mandarmi un bel fax, così ci penso.
Ha insistito parecchio prima di cedere.
Non credo che i Carabinieri vendano prodotti per telefono…

arcvasc

Il “Giornale dei Carabinieri” è una rivista indipendente dalla Pubblica Amministrazione che dal 1997 promuove una campagna di sensibilizzazione affinchè venga riconosciuto anche ai Carabinieri il diritto di creare associazioni professionali di categoria con divieto di sciopero, attualmente non autorizzate solo per i militari Italiani, Francesi e Greci.

La necessità di modificare il codice militare affinche vengano riconosciuti ai Carabinieri gli stessi DIRITTI di tutti gli altri lavoratori, nasce dal fatto che troppo spesso i Carabinieri sono vittime di abusi sul posto di lavoro da parte dei propri superiori, abusi di cui purtroppo molto spesso i mass media non parlano.

Si tratta quindi di una vera e propria battaglia ideologica iniziata nel 1993 quando il Maresciallo Capo dei Carabinieri Ernesto Pallotta diede vita ad “Unarma” associazione di Carabinieri. Tale battaglia ideologica è stata successivamente ereditata da “Il Giornale dei Carabinieri” e chi si abbona diventa un sostenitore di questa iniziativa.

Il Giornale dei Carabinieri è patrocinato dal SINACC – Sindacato Nazionale Carabinieri in Congedo, dal comparto sicurezza della UIL ed i suoi ideali hanno ricevuto in più occasioni l’appoggio dell’EUROMIL, organismo militare Europeo non governativo per la tutela del personale militare.

Essendo il Giornale dei Carabinieri autonomo dalla Pubblica Amministrazione non riceve alcun finanziamento statale, ed è per questo che si finanzia esclusivamente attraverso la raccolta abbonamenti e pubblicità da privati cittadini che apprezzano e sostengono l’iniziativa promossa dal Giornale.

Il Giornale dei Carabinieri è una pubblicazione registrata presso il Registro della Stampa del Tribunale di Roma con decreto n. 59 del 31 Ottobre 1997.

La sede del Giornale dei Carabinieri è a Roma in Via Pò 162 ed il numero di telefono è 06 85.53.130. Il sito internet è http://www.ilgiornaledeicarabinieri.it.

luca

Essendo il Giornale dei Carabinieri l’unico faro di speranza per migliorare le condizioni di lavoro di migliaia di Carabinieri che con poco più di 1.200 Euro al mese rischiano la vita tutti i giorni, siete pregati di evitare inutili DIFFAMAZIONI sull’iniziativa.Il fatto che “Il Giornale dei Carabinieri” non sia la rivista ufficiale dell’Arma NON significa che esso sia una “truffa”….gli addetti alla campagna abbonamenti svolgono un lavoro onesto come tanti altri ,invece di scrivere senza un minimo di criterio sul blog perchè non va a lavorare????????????????

S.

Luca,

non mi pare di aver diffamato nessuno.

Ho riportato i fatti come sono stati.

Certamente la maggior parte dei carabinieri compie il proprio dovere per senso morale, per spirito di appartenenza e di sacrificio.

Non so quale sia lo stipendio di un carabiniere, ho letto solo sul sito ufficiale dove parla del contratto 2005 con la cifra di 15.600 euro lordi annui che quindi farebbero anche meno dei 1.200 netti che dici tu.

Per certo però so che più di una volta ho ricevuto offerte di abbonamenti di riviste di vario genere di forze di polizia. Ed ogni volta l’operatore si qualificava come militare, presentando la rivista di turno (anche se non espressamente) come organo ufficiale e facendo intendere che gli abbonati avrebbero avuto trattamenti di riguardo in caso di “necessità”.

Quindi per mantenere intatta la fiducia che ho nelle forze di polizia (come peraltro più volte scritto qui sul blog) ritengo che sarebbe utile che gli operatori preposti alla vendita di abbonamenti di giornali non ufficiali fossero più espliciti nella cosa piuttosto che forzare la mano sul timore reverenziale verso i graduati.

Soldato

[Nota di S.: Visto che il mittente ha usato anche una mail fasulla e non è possibile verificare sono a disposizione per ogni richiesta di rettifica, in ogni caso i commenti sono aperti per tutti, anche gli altri aventi diritto]

salve a tutti, io ho lavorato per un centro di diffusione editoriale che prevedeva la vendita del giornale del carabiniere e anche quello di polizia e istituzione.
nel periodo in cui ho lavorato presso le loro dipendenze ho potuto vedere tante di quelle magagne che voi non avete neanche idea, pero’ tengo a precisare che queste magagne derivano dai centralinisti del centro di diffusione editoriale e non dalla direzione generale del giornale dei carabinieri o dal centro stesso, infatti per proteggersi da qualunque forma di denuncia i centri che distribuiscono il giornale danno ai centralinisti uno script da leggere che spiega per bene che la vendita e’ fatta per mezzo di un centro di diffusione editoriale e che il giornale e’un’organo indipendente dalla pubblica amministrazione quindi non fa parte dell’arma dei carabinieri.

Il problema di questa vendita quindi va a cadere sui venditori centralinisti poverini che neanche loro hanno molta colpa e vi spiego subito il perche. I centralinisti infatti per riuscire a campare un altro mese nel call center devono fare un fatturato di quasi 3600 euro per riuscire a guadagnare 800 euro … 3600 – 800 =2800 euro che il centro diffusione guadagna su ogni centralinista ogni mese. qui e’ la vera “…..” :/
comunque viste tutte queste cose decisi di lasciare questo lavoro di merda per andare a fare il soldato.

Ora a voi venditori al dettaglio o aziende vi consiglio una cosa e vi spiego una magagna che viene fatta in questi centri:
Quando vi telefonano sti tizi e arrivano a comunicarvi le quote vi dicono che ve ne sono 3:
.la piccola da 158 euro(quota che varia a seconda della bravura del centralinista nel persuadere la persona) che comprende le 12 mensilita del giornale dei carabinieri;
.la media da 198 euro che comprende oltre alle 12 mensilita anche la targa di ringraziamento da parte del giornale dei carabinieri (stronzata assurda infatti questo regalo ve lo danno anche se vi prendete la piccola, lo dicono solo per focalizzarvi sulla media)
.e la quota benemerita da 258 euro che comprende le mensilita la targa e un cappello.

dopo avervi spiegato le quote vi dice la frase segreta nello script:

Allora che facciamo? prendiamo la media? (dicendovi questo esige una risposta)

se dite di no allora vi dice:

Va bene allora prendiamo la piccolina da 159 euro

se dite di no anche a questa a questo punto vi sparano un’altra quota piu piccola che comprende tutti i regali da 98 euro dicendovi che e’ una quota interna per i soli carabinierispingendovi ad accettare(bugia visto che la quota per le forze dell’ordine e’ di 50 euro)

Vi ribadisco inoltre che se putacaso cadete nel gioco psicologico del centralinista , il quale ha dalla sua parte innumerevoli script di risposta immediata alle varie vostre scappatoie tipo: non ho soldi sto chiudendo o altro, potete tranquillamente

RINUNCIARE A PRELEVARE IL PLICO DELLA MENSILITA QUANDO VI ARRIVA IL CORRIERE INFATTI IN BASE A UNA LEGGE FATTA UN ANNO FA CIRCA IL VOSTRO SI AL TELEFONO NON E’ VINCOLANTE E LO RIPETO

NON SIETE VINCOLATI SE DITE SI AL TELEFONO.

kurt

salve a tutti , io lavoro in uno di questi call center
vendo il gironale dei carabinieri come fanno molte altre persone, ma lo faccio in totale trasparenza…eviterei cmq di fare come nell’ultima frase di soldato, dato che le spese di spedizione sono A CARICO DELL’OPERATORE, e noi operatori siamo normalissimi lavoratori, che oltre a prendere uno stipendio da fame, hanno sulla schiena anche le spedizioni…e cmq IL SI AL TELEFONO E’ MOLTO MA MOLTO VINCOLANTE
un no basta e avanza…poi proprio tu parli cosi che ci sei passato e remi contro a chi ora fa il tuo stesso lavoro….bella merda

Francesco

Anche a me è capitato di ricevere una telefonata dal call center di questa rivista. Il metodo con il quale approcciano è sempre il solito modo scorretto di usurpare un titolo che a loro non appartiene. Per fortuna c’è “Striscia” che ha sgamato questa “truppa di furbetti”. E poi, in un epoca in cui esiste la privacy con le proprie leggi questo tipo di pubblicità diretta ad ignari consumatori non dovrrebbe essere vietata?

Francesco

Ciao

confermo che lo script che usano è fantastico.

Occupandomi di (web)marketing e conoscendo un vecchio testo che consiglio a tutti di leggere “Le Armi della Persuasione” mi sono fatto telefonare ben 2 volte per vedere come reagiva l’ignaro centralista.

Ignaro si, perché lui non poteva sapere che quando la prima volta alla prima domanda ho detto di si SAPEVO già che stava cercando di creare in me un “impegno” e di rimanere coerente a quell’impegno per tutto il resto della telefonata.

Ho capito subito che stava usando le armi della persuasione così ho prontamente creato dei disturbi al telefono, sicuro che sarei stato ricontattato l’indomani (cioè oggi) alla stessa ora e dalla stessa persona.

Così è stato. Ma questa volta ho portato l’operatore telefonico quasi fino in fondo alla telefonata ingannandolo un pò forse (cosa non si farebbe per il marketing?).

Dopo le 2 proposte (153 e 183) ho detto di no ed ero sicuro che mi avrebbe proposto una terza proposta di offerta inferione giustificandola come eccezionale e irripetibile solo per questa volta (per gli addetti ai lavori si chiama OTO: One Time Offer).

Attenzione che qui l’operatore usa il principio di reciprocità. Funziona così: lui ti da l’offerta più bassa e ti viene incontro perché paga le spese di spedizione a suo carico personalmente (questo lo dice lui).

Infine ha provato anche a convincermi con la tecnica dell’urgenza dicendomi che i giornali sarebbero stati in consegna dove abito martedì prossimo. Altro principio che chi legge le armi della persuasione conosce benissimo.

Alla fine ho chiesto di inviarmi il contratto e la proposta per email.

3 note personali a chiusura di di questo post

1) Se la proposta arriva per email posto ancora 🙂

2) trovo non politically correct il presentarti con un titolo iniziale che non è il caso di usare. Ma anche questo è studiato: i primi 10 secondi della telefonata servono solo a creare attrazione.

Poi parte la vendita e non ci fai più caso e ti concentri sulla voce all’altro capo, non sul nome nè sul titolo.

1) faccio i miei complimenti al marketer che ha creato gli script perché fatti davvero molto bene.

Francesco

Confermo la serietà dell’azienda: ho ricevuto la proposta di iscrizione al giornale via email che è molto chiara e specifica subito di non essere in alcun modo legata alla forza armata.

luigi

ciao,ho letto attentamente ciò che è stato scritto, e vorrei dire a chi ha difeso la rivista e il tipo di lavoro…che nessuno mette in dubbio l esistenza di un iniziativa dietro la rivista,qui si parla di esasperazione di poveri operatori..kurt ricordati che quando il fatturato calerà anche per te ti accorgerai che i tuoi superiori sono gente senza scrupoli pronto a farti fuori e a ripiazzarti..esperienza personale fidati.io che ho lavorato in questo call center per un anno e mezzo, dove vedete il sito indicato , sinceramente è un azienda che ci tiene molto alla sua serietà e a tutelarsi, ma se ne fregano degli operatori.. il titolare molto furbo aumenta gli obiettivi ogni anno sempre piu impossibili da raggiungere,assume i suoi dipendenti con partita iva e le provvigioni quindi ,elimina i costi fissi,nonchè dando dei compensi ridicoli sui guadagni,costringendo gli operatori a dire cavolate al telefono pur di vendere ed evitare il licenziamento..le persone che ci lavorano da piu tempo sono false e ipocrete in un modo incredibile e le ho visto godere ed esultare quando “fregano “la gente vendendo l’ abbonamento ad una rivista del cavolo,..per carità tutto legale come dicono loro..ma forse è meglio starci lontano e lavorare onestamente..piuttosto che essere cosi codardi dietro un telefono..saluto a tutti..mi auguo che esca una legge che censuri questa vendita il piu presto possibile..

kurt

non generalizzare, il tuo call center è un caso come molti, ma ce ne sono come il mio ad esempio che non pagandoti un fisso, sicuramente non ti cacciano via…anzi, al max lavori gratis x loro…le situazioni economiche è vero fanno schifo, però è un’altra faccia della medaglia…poi, la privacy è chiara, ma se tu come azienda deleghi pagine gialle , kompass o chichessia, io non commetto nessun reato nel prendere il tuo numero utilizzando queste banche dati…

luigi

SI CERTO KURT NON TI CACCIANO VIA PERCHè TANTO LAVORI GRATIS E LORO NON CI PERDONO NULLA!!! CMQ CI SONO TANTI CALL CENTER IN GIRO SE VUOI UN CONSIGLIO D’AMICO CAMBIA GENERE IN QUANTO SI RISCHIA IL FRAINTENDIMENTO CON QUEL GENERE DI LAVORO E ANCHE SE TU SEI DALLA PARTE DELLA RAGIONE RISCHI DI FINIRE DA QUELLA DEL TORTO ..A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE..

giuseppe

Sono un’appartenente all’Arma, da 20 anni circa sono impiegato in C.O., diverse volte ho cercato di togliermi la specializzazione con esiti negativi, ora voglio riprovarci nuovamente. Quali consigli potete voi darmi per avere una felice riuscita. Grazie, distinti saluti

Maurizio

A far data dalla seconda meta del 2009, IL GIORNALE DEI CARABINIERI non pubblica più. A partire dal 2002 ci fu una richiesta di rinvio a giudizio per fatti già esposti in questo blog. Non se ne conosce l’esito

Alessandra

Sono stata contattata telefonicamente dal giornale dei carabinieri chiedendomi se potevano inviarmi via corriere bartolini previa e-mail il calendario dei carabinieri ad un costo di euro 199,00.
In un primo momento essendo molto grata all’arma ho detto di si…poi ripensandoci ho chiamato i carabinieri e loro non sanno assolutamente niente di questo giornale, mi hanno consigliato di fare denuncia.ho risposto all’email che non volevo il calendario. ho cercato nelle pagile gialle il n. indicato sulla corrispondenza inviatami via mail non esiste. il n. 0227307934 .

Uma

io sono stata contattata 2 volte. La prima l’anno scorso per il giornale dei carabinieri 153,00 euro, la seconda quest’anno per quello della polizia di stato 110 euro tutto fatturato essendo noi una ditta .
Ma dico una cosa, ho pagato anche se truffata, ma almeno mandatemi sto cacchio di giornale! mai ricevuto altri numeri tranne il primo consegnato con il corriere. Ma se la spesa di spedizione viene pagata dalla tasca dell’operatore certo che non ricevo ulteriori copie. In tutti i due i casi ho pagato con l’assegno intestato come il nome della rivista, e quando ho saputo di questa cosa, mi sono domandata come fanno ad incassarlo, certo come centro di diffusione della rivista no problem.
L’ultima volta, 2 giorni fa, l’operatore ha chiamato dicendo che il corriere SDA è passato per ben 2 volte a consegnare il giornale dei carabinieri e non ha trovato nessuno. Al che mi ha fatto venire i dubbi, visto che nessuno ha preso accordi con nessuno. Telefono all’ufficio relazioni con il pubblico dei carabinieri che mi dicono che è una truffa, e che loro non vendono per telefono e chi vuole abbonarsi lo faccia di propria iniziativa. L’avviso lo si trova anche sulla homepage della Polizia di Stato ” TRUFFA A FORMATO STAMPA”.
Siamo in italia e nonostante tutte le segnalazione e si sappia dove sia il problema nessuna fa niente!!!!

Silvano Kocmann

Contattato telefonicamente da un fantomatico carabiniere, ho aderito all’invito di abbonarmi alla rivista dei Carabinieri perchè simpatizzo con l’Arma. Ho pagato EUR 198,00 ad una certa “MAR SERVICE DI PON – MILANO”. Ho scoperto poi che non è il giornale dei Carabinieri. OK!
Ma mandatemi le riviste! Ho ricevuto solo la prima di 56 pagine.
Ho letto su questa rivista, che il prezzo è di 150 € o 190 € come sostenitore. Ma chi ho sostenuto? La “Edizioni Distribuzioni Periodici Madimada”?
Dopo qualche mese mi ha anche chiamato un fantomatico finanziere per la rivista della Finanza. La tecnica è la stessa: “La rivista che ci aveva ordinato ci è ritornata indietro. Le reinviamo il pacchetto, ma è meglio che ci paghi con la carta di credito”. Siccome non avevo mai ordinato questa rivista, ho declinato l’invito. Ha pure alzato la voce! Ma l’ho sopraffatto e chiuso il telefono. Mai più sentiti. Aspetto che mi richiami il “carabiniere”!

Montebelli Loredana

Oggi mi hanno chiamato dicendomi che non avevo disdetto l’abbonamento e quindi dovevo pagare 130 euro per rinnovarlo poi e’ scesa a 120 perche gli ho detto che il giornale a me non era piaciuto ho chiesto che non mi venisse piu’ spedito ma lei ha detto che non si poteva e che se lo spedivano e io non lo ritiravo loro ci avrebbero rimesso nelle spese postali che faccio? e’ vero che nel giornale c’era scritto che dovevo disdire???

Giovanni Pavimentista

mi e successo anche a me e ho pagato 98 € volevo sapere come e andata con voi dopo tanto tempo avette risolto cosi se ce qualcosa da fare lo faccio in anticipo grazie

valuzzo

Revoca abbonamento giornale dei carabinieri. Non so se qualcuno lo ha scritto ma date le mie difficoltà nel reperire tale informazione voglio condividere l’indirizzo della casa editrice cui inviare eventuale richiesta di disdetta del contratto. Intanto anticipatela via fax o email ma vi consiglio di mandare anche raccomandata:
SICUREDIT S.R.L.
VIA GIANFRANCO ZURETTI N.33
20125 MILANO
TEL. 02-87367259
FAX 02-49665243

Spero di avervi fatto cosa gradita.

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