Fiat Lvx.

Questa mattina Stefano si domandava come funzionasse l’invenzione presentata in un articolo di Repubblica.

In buona sostanza viene venduto come una rete wireless che anziché utilizzare le onde radio come il wifi dovrebbe utilizzare la più comune (e forse meno dannosa) luce.

Con una ricerca su google per LVX System, il nome del progetto, non si ottiene granché e solo con difficoltà si ottengono notizie in inglese. Questo già sta a significare con quale spirito questa invenzione straordinaria sia stata accolta.

Perché di trasmissioni ottiche ne conosciamo a iosa da tanti anni, a partire dal comune telecomando del TV per venire al più recente (ed ormai quasi del tutto abbandonato) IrDA che fra l’altro aveva anche un protocollo di rete apposito.

Vi siete mai chiesti come mai i telecomandi del TV e degli altri apparati domestici siano fatti con l’infrarosso anziché con sistemi radio? Semplice, per evitare disturbi reciproci. Pensate se due appartartamenti vicini avessero lo stesso modello di TV con gli stessi comandi, quando uno cambia canale anche il TV del vicino rischia di cambiarlo. Quindi si è trattata di una soluzione intelligente.

Ma come per la TV del vicino anche due TV nella stessa abitazione, una in cucina ed una in sala, non si creano interferenze nei comandi.

Ma se le onde luminose, come è a questo punto ovvio per tutti, non attraversano le pareti vuol dire che con il sistema LVX non si può più avere un access point unico per tutta la casa, serve ad ogni costo un apparato in ogni stanza in cui si voglia utilizzare la rete senza fili. La cosa potrebbe anche farsi sul complicato volendo lavorare all’aperto, nel proprio cortile.

Ma non solo le pareti interrompono il segnale, basta anche una mano messa erroneamente davanti alla ricetrasmittente per interrompere il flusso di dati.

Nei due articoli che ho trovato in inglese infatti ci sono immagini con didascalie molto esplicative.

Il sistema non è affatto per una rete senza fili, appare piuttosto un sistema di interruzione del cavo.

Infatti nel soffitto, in corrispondenza di ogni postazione, va messo un apparato cablato (rete dati ed elettricità) che trasmette nella verticale sottostante dove un apparato ricevente riconverte il segnale luminoso in segnale elettrico che entra nel PC tramite la normale porta RJ-45.

Ma se le cose stanno veramente così questo tipo di connessione non è adatta a PC portatili perché la possibilità di muoversi viene molto limitata. E visto che i PC fissi già necessitano di un cavo di alimentazione non è che togliendo il cavo dati si migliora di molto la situazione.

Staremo a vedere comunque se nei prossimi tempi verrà spiegato più ampiamente questo sistema per capirne le funzionalità ad oggi occulte.

Gianpiero Meazza

A mio parere è una bufala. Fra l’altro se posso capire come modulando il segnale luminoso della sorgente LED si possa trasmettere un segnale e quindi dei dati _verso_ il computer, non vedo come si possa fare a trasmettere dal computer verso la sorgente, quindi a stabilire una connessione bidirezionale.

S.

Probabilmente immagino siano apparati ricetrasmittenti. Ergo ognuno dei due ha sia il led che il sensore, proprio come l’obsoleta IrDA.

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