Prima di accusare il Vaticano delle peggio cose come maggior untore planetario perché non permette ai fedeli l’uso del preservativo prova a leggere un po’ a leggere ciò che è accaduto in Uganda in particolare:
Diverse ricerche mostrano che il calo della diffusione di AIDS in Uganda è dovuto ad astinenza e monogamia piuttosto che all’uso di preservativi. Secondo Dr. Edward Gree, un antropologo dell’Università di Harvard, e un esperto sul programma ugandese contro l’AIDS, la fedeltà al proprio partner è il fattore più importante del programma, ed è ciò che lo ha reso di successo, seguita dall’astinenza. Nel 2004 uno studio scientifico raggiunse le stesse conclusioni, trovando che l’astinenza tra i giovani adulti e la monogamia e non l’uso di preservativi erano responsabili per il declino dell’AIDS in Uganda.
Resta comunque ciò che dicevo 2 anni fa.
Secondo Lancet lo studio è molto parziale, comunque non possiamo sapere cosa facciano gli Ugandesi (Astinenza, Fedeltà o Condom) nella vita privata. Io mi metto la cintura quando salgo in macchina. P.S.: in Uganda non volevano introdurre la pena di morte per gli omosessuali?
Con lo stesso ragionamento, siccome ci sono 10000 morti sulle strade la soluzione migliore sarebbe di non prendere la macchina. Ovviamente è una cavolata, come d’altronde è una cavolata l’astensione e la monogamia come anticoncezionale. Se ci si spogliasse da credi religiosi, bigottismi e consuetudini si potrebbe dire che il sesso esiste, piace, non c’è niente di male nel farlo con chi si vuole e quando si vuole, ma per evitare malattie bisogna usare assolutamente il preservativo, soprattutto nei rapporti non stabili. Ora non so in Uganda come siano messi in educazione sessuale, ma vista l’Italia (paese in cui alcuni farmacisti obiettori si rifiutano di venderli, in cui non si fa una campagna da nessuna parte, figuriamoci nelle scuole, paese che proibisce farmaci anticoncezionali d’urgenza o ne rende difficile l’accesso ecc.) credo che stiano messi molto peggio. Quindi c’è una soluzione? Certo che c’è, soprattutto nei paesi sottosviluppati che, guarda caso, sono religiosissimi e seguono alla lettera le indicazioni date dal capo spirituale di turno. La Chiesa e le altre confessioni devono smetterla di stigmatizzare il sesso e gli anticoncezionali di qualunque tipo, altrimenti continueranno ad essere corresponsabili.