A casa ho una linea in fibra (sì, d’accordo, è una FTTC in tecnologia VDSL) con Vodafone.
Anche Vodafone, come tutti gli altri operatori, è stata costretta a passare dalla fatturazione a 28 giorni a quella mensile e l’ha giustamente comunicato sull’ultima fattura inviata. E’ previsto un aumento per singolo canone dell’8,6% che però non incide in alcun modo sul costo annuo. Tutto questo ha tacito consenso salvo diritto di dare disdetta, come indicato nella comunicazione stessa.
Due giorni fa mi telefona un’addetta Vodafone (non so se interna o di qualche agenzia che comunque sapeva che ero cliente Vodafone) facendo riferimento a quella comunicazione dicendo che aveva bisogno della conferma per l’accettazione dell’aumento. E già questo mi stonava.
Poi ha proseguito dicendo che l’aumento era dell’8,6% mensile ed essendo la fattura bimestrale l’aumento sarebbe stato complessivamente del 17,2%.
A questo punto non ci ho visto più, il ragioniere che è in me ha provato a farla ragionare che non poteva essere corretto il suo discorso perché non raddoppiava la percentuale ma solo la base su cui veniva calcolata la percentuale.
L’interlocutrice insisteva dicendo che dovevo accettare la sua proposta che in soldoni prevedeva un cospicuo aumento, ho tagliato corto dicendo che avrei verificato quando c’era scritto nella fattura e semmai mi sarei rimesso io in contatto con loro per chiarimenti.
Ovviamente la mia fattura era assolutamente come la ricordavo, cambiava il ciclo di fatturazione, non cambiava il costo annuo.
Ora però sono curioso di sapere quanti hanno trovato ragionevole che l’8,6% mensile corrisponda al 17,2% bimestrale e soprattutto cosa sarebbe accaduto effettivamente dicendo sì. Mi avrebbero cambiato la tariffa in modo nettamente peggiorativo? Non lo saprò mai ma la cosa non è che mi interessi.
Qualcun altro ha avuto simili telefonate? Che è accaduto dopo?