Assalto alla diligenza (dell’autodisciplina dei blog).

Io non faccio il veggente per mestiere e non so dirvi se i blog risorgeranno o meno. Questo si trova certamente in acque basse, non molto popolato di novità, ma ancora vivo.

Non sono neppure uno di quei bacchettoni che il blog deve essere puro. Sapete che più volte ho accettato soldi (o prodotti in omaggio o prova temporanea o aperitivi con spese di viaggio a mio nostro carico) per scrivere ed ogni volta l’ho indicato chiaramente. E questo comunque non ha impedito che l’opinione manifestata fosse originale e libera.

Diciamo che sono molti di più i soldi a cui ho rinunciato perché non apprezzavo il prodotto da promuovere o perché pensavo non sarebbe interessato ai miei lettori un articolo su quell’argomento che quelli che ho accettato. Ed ogni volta ho dato una opinione spontanea e possibilmente utile.

Per questo, come ho avuto modo di dirgli, non ho apprezzato la causticità del post di ieri di PierLuca sul concorso promosso da Enel (magari mi ci iscrivo con questo post, me lo votereste?) perché in fondo i blog non sono puri da tempo, forse non lo sono mai stati. Perché ci sono tanti blog senza pubblicità e senza pubbliredazionali (che sono poi la stessa cosa dei post a pagamento ma non viene quasi mai indicato) che però con la loro attività di blogger hanno ottenuto fior di contratti. Ho cercato su FF una discussione aperta da Mantellini tempo fa ma non sono riuscito a trovarla.

Tutto questo per dire che io non sento alcuna necessità di un codice di autodisciplina per blogger e comunicazione online. Fra noi addentro a queste cose qualcuno fa il furbo non sarà difficile scoprirlo (come ha fatto ieri PierLuca) mentre rivolti all’esterno, alla grande utenza, questo codice sarà l’ennesimo bollino “as seen on TV” che promuove sé stesso e non il prodotto a cui è abbinato.

Per quanto riguarda il sottoscritto pertanto adotto per questo blog la pura e semplice diligenza del buon padre di famiglia. In buona sostanza su questo blog non verranno mai pubblicati post che non vorrei mai che i miei figli (e ne ho nove, dunque un discorso tutt’altro che ipotetico) trovassero sulla rete. Quindi nessun contenuto menzognero o ingannevole. Onesto sempre con me stesso e con chi mi ha concesso la sua fiducia. Il più possibile utile (anche se remunerato) a chi giunge qui tramite i motori di ricerca.

Liberi tutti di continuare a seguirmi o abbandonarmi. Liberi ovviamente di mettere a punto un sistema analogo per sé o per gruppi più ampi. Io continuerò a dare la mia fiducia ai singoli in base al loro modo di relazionarsi con chi gli da fiducia e se mi sentirò ingannato non avrò problemi ad abbandonarli.

Voi cosa ne pensate?

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