Con un post di ieri Zopa si presentava come scacciacrisi.
Una buona forma di investimento per chi ha paura di lasciare i risparmi in banche sempre più scricchiolanti.
Una buona fonte di prestito per chi non riesce, in questo periodo di vacche magre, ad ottenere un finanziamento bancario.
E visto che Zopa è un intermediario unico che mette in contatto diretto domanda e offerta i tassi di interesse sono vantaggiosi sia per i richiedenti che per i finanziatori.
Ma è tutto oro quello che luccica?
Secondo me no.
Andando nella mia pagina Zopa leggo:
- I tuoi guadagni fino ad oggi 36,14 Euro al netto della ritenuta d’acconto
- Pagamenti in ritardo 57,55 Euro in 3 prestiti con rate in ritardo già da mesi
Per questi pagamenti in ritardo ricevo comunicazioni periodiche miranti a rassicurarmi sul fatto che stanno facendo tutto il necessario per recuperare i soldi, ma a tutt’oggi ancora nulla si è materializzato.
Non so se siano tempi e prassi ordinaria, ma l’impressione che ne ricavo è quella di un temporeggiare per non dover mettere a perdita nel conto la cifra che farebbe precipitare i miei guadagni in rosso, ovvero in rimessa.
Ho provato a chiedere a Zopa se le insolvenze complessivamente fossero più o meno delle loro aspettative iniziali, ma ad oggi non ho ancora avuto risposta.
Non che sia favorevole ai soldi sotto al materasso.
Però se i soldi sul conto non sono molti forse non è il caso di investirli in tempi tendenzialmente lunghi (c’è anche il rientro rapido, ma anche quello alla fine ha dei costi).
Ciao Stefano,
sono Carlo di Zopa, sono venuto a trovarti per alcune precisazioni:
– dovresti comparare i ritardi con i guadagni che avrai, non con quelli che hai al momento. Supponiamo pure che i 57 euro di ritardi che hai (sono tutti a 36 mesi) diventino insolvenze. Nel frattempo hai guadagnato 36 euro che su base annua sono circa 50 euro (sempre che hai attivo il riprestito automatico). In tre anni avrai guadagnato circa 150 euro e quindi non andrai in perdita. La visualizzazione su MyZopa in effetti trae in inganno.
– i tempi del recupero credito purtroppo sono lunghi (alcuni ritardi, purtroppo non i tuoi, sono già rientrati): se, come è spesso possibile, si passa alla via giudiziale ci vuole circa un anno per dichiarare l’eventuale insolvenza
– non essendoci ancora perdite siamo teoricamente del tutto al di sotto delle nostre aspettative, ma questo è un discorso che ha più senso fare a regime. Se ipotizziamo ritardi=perdite siamo nella media prevista (2%).
Ciao Stefano,
ho letto con interesse i tuoi post su Zopa.it perchè sono molto curioso su questa iniziativa, vorrei chiederti se pensi che sia davvero conveniente entrare a fare parte del circuito?
Fabrizio
Mi trovo nella stessa condizione: ben CINQUE clienti non stanno rimborsando le rate. Alcuni non hanno rimborsato nemmeno la PRIMA RATA ! Pertanto anch’io ho bloccato il riprestito. Capisco i tempi brutti, capisco tutto, ma attualmente la rate in sofferenza se non saranno pagate rappresentano il 7% del capitale investito. E non è detto che altri clienti decidano di non rimborsare più le rate.
Il discorso del recupero affidato a un’agenzia non è una garanzia: se come facilmente sarà il cliente non ha nulla di pignorabile, addio ai soldi !