Terrorismo creativo.

Io a Riva del Garda non c’ero, e dunque neppure all’ADVcamp.

Non ho sentito direttamente la frase di Vicky Gitto. Vicky chi? Il moroso di Selvaggia Lucarelli. Ahh, bel curriculum. (scusate ma mi è scappata così)

Non l’ho sentito ma ne ho letto.

Per quanto infelice sia l’esempio è purtroppo vero.

Bin Laden da sempre organizza attentati non finalizzati alla mera uccisione delle persone ma alla fissazione nella memoria collettiva. Per questo il secondo aereo ha colpito la torre dopo un po’ di tempo, per dare modo a tutti i mezzi della comunicazione di arrivare sul posto per essere certi che chiunque potesse vedere e rivedere quelle immagini affinché si fissassero nella mente.

Se prima di allora potevamo permetterci di ignorare tranquillamente chi fosse Osama Bin Laden, chi fosse Al Qaeda salvo che per le rare apparizioni ai telegiornali dall’11 settembre 2001 non più.

La meticolosa organizzazione mediatica di quell’attentato va ben oltre il mero valore numerico dei morti, altri eventi ne hanno prodotti in quantità maggiore ma non per questo sono ricordati. Il comunismo dell’Unione Sovietica ha ucciso ben più persone den nazismo in Germania, ma i cattivi si identificano sempre con le SS.

La differenza sta tutta nella comunicazione, Bin Laden voleva comunicare agli occidentali che non sarebbero mai più stati sicuri. E siccome un’immagine vale spesso più di 1000 parole ha usato i media di tutto il mondo per trasmettere il suo messaggio criminale.

E su questo, purtroppo, Vicky ha perfettamente ragione.

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